Yogananda Maestro d'unione tra il maschile e il femminile
Il 7 Marzo 1952 Paramahansa Yogananda, dopo aver concluso un discorso durante un banchetto entrò nel “mahasamadhi” (la cosciente uscita finale dal corpo di uno yoghi). Alcuni anni fa il 7 di marzo svegliandomi ebbi un “flash” vedendo Yogananda circondato da una luce che mi lasciò come abbagliata e poi aprendo un libro trovai questa frase di lui -Ogni istante è eternità, perché l'eternità può sperimentarsi in quel minuto. Ogni giorno e minuto e ora, è una finestra attraverso la quale potete scorgere l'eternità. La vita è breve, nondimeno è senza fine. L'anima non perirà, ma a causa della breve stagione di questa vita voi dovreste mietere quanto più potete dell'immortalità-. Andai a leggere la sua biografia e vi lessi che proprio in quel giorno ma 72 anni prima Yogananda iniziava il viaggio nell'universo... Ho molto riflettuto su questo accaduto ed oggi ripensandoci e guardando a ciò che sto vivendo nel presente le sue parole hanno una ragione ancora più profonda ed anche molto dolorosa per me.
5 Gennaio 1893 - 7 Marzo 1952
“...Per espandere la nostra conoscenza su tutta la creazione...”
Yogananda ha introdotto
negli ultimi 70 anni generazioni di lettori nel mondo affascinante dello yoga,
con il suo libro “Autobiografia di uno yogi”, presentandone i vari aspetti. Il
kriya-yoga che egli ha voluto divulgare, il più possibile nel mondo, ovviamente
si basa sulla padronanza del respiro ed ottenuto questo si può partire nel
proprio viaggio interiore per ricongiungersi alla propria anima “regale”; per
riuscire, così, a convertire la materia in forza vitale e la forza vitale in
coscienza cosmica.
Con la meditazione si
apre la coscienza verso ciò che siamo, cioè, Spirito incarnato, un'anima, che
entra in contatto con il Creatore dell'energia vitale. Scoprire che tutti noi
siamo figli di Dio, siamo Dei!
Yogananda è riuscito a
fondere il principio femminile con quello maschile per divenire un essere di
puro amore. Con il suo invito a considerare Dio sia come padre che come madre
(cioè androgeno) me lo ha fatto amare particolarmente, perché Dio non è il
maschio castigatore, né il padre misogino di tutte le religioni in particolar
modo quelle monoteiste.... ma è tutto ciò che esiste -femminile e maschile-,
-positivo e negativo- e fino a quando terremo in piedi un falso dio attraverso
credi voluti da uomini che volevano un potere personale (basti guardare a Mosè
e a Maometto...) non ci evolveremo nella Verità, ed ognuno di noi verrà a
pagare i suoi errori continuando a rimanere cieco, sino a quando non
comprenderemo ciò che siamo: “Dei esiliati dall'ignoranza di ciò che siamo
realmente”!
E.d.R.7
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