Dalle Ballate Nordiche la lirica Ragnarok

 

RAGNAROK

 Tre donne prive di volto

con il fuso filano il tempo

guidando il destino nel mondo.

 

Divenire una si chiama

e tesse il presente

ma il presente è passato.

 

Essere una si chiama

e tesse il presente.

ma il presente è presente.

 

Ciò che sarà la terza si chiama

e tesse il presente

ma il presente è futuro.

 

E alla fine del filo

il canto del gallo

che desta i guerrieri

Lirica di Renaldo De Maria dei 7

John Strudwick, A Golden Thread (Un filo prezioso), 1885 (olio su tela).


Commenti

  1. Le Norne sono le Parche e le Moire della mitologia nordica. Hanno infatti il compito di tessere i fili che determinano la durata e lo svolgimento della vita delle creature dell'universo, nessuno escluso. Uomini, animali, piante, esseri sovrannaturali, persino le divinità erano sottoposte al criterio delle Norne, le uniche creature che veramente possono essere definite "eterne" nella cosmogonia dei popoli nordici. Peculiare della mentalità nordica era, infatti, che tutto avesse una fine, e che nulla fosse eterno, neanche gli dei che infatti sono destinati a perire nel Ragnarok. L'unica cosa eterna è il Destino, che era appunto gestito dall'operato delle tre Norne. Presso gli Anglosassoni troviamo il concetto di Wyrd, col significato di "Fato", affine al nordico antico Urð, con lo stesso significato.
    Urð è anche il nome di una delle norne, la più anziana, che sbroglia la matassa e scioglie i fili. Verdandi, la seconda, è colei che è responsabile dell'andamento del filo: crea nodi, ingarbugliamenti che causano contorcimenti del filo che sarà poi lei a sbrogliare. Oppure può
    semplicemente lasciare che il filo scorra dritto nelle sue mani. Così si spiegavano i piccoli e grandi intoppi nella vita, e anche perché per certi la vita fosse dura e difficile, per altri comoda e facile. Skuld è la terza norna, che taglia il filo determinando così la morte dell'essere ad esso collegato. Vengono descritte sempre nell’Edda come intagliatrici di rune, che incidono su assicelle e tavolette, forse per trascrivere le diverse vite delle creature dell'universo. Le Norne stabilivano il destino degli uomini, lo svolgimento della vita delle creature dell'universo, nessuno escluso, anche gli Dei.
    Dimoravano presso l'Urðabrunnr, il Pozzo di Urd, descritto come bianchissimo e risplendente. Esse avevano il compito di irrorare ogni giorno Yggdrasil con acqua e argilla per evitare che seccasse o marcisse, dove tessono l'arazzo del destino. La vita di ogni persona è un filo nel loro telaio e la sua lunghezza corrisponde alla lunghezza della vita dell'individuo.

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