Tarocchi Rivelatori: l’Appeso e la via spirituale
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Tarocchi di Giorgio Tavaglione |
“I Tarocchi sono una finestra aperta sull’infinito” - “Quando si
riesce a farli parlare, superano in eloquenza qualunque discorso, poiché
permettono di ritrovare la Parola perduta, cioè l’eterno pensiero vivente del
quale sono l’espressione enigmatica“. Wirth
Voglio scegliendo una lama che viene ritenuta negativa dimostrare che i
Tarocchi vengono umiliati utilizzandoli per parlare di amanti e altre bassezze
di umani che non percorrono la via della conoscenza di sé stessi.
Voglio parlare del dodicesimo
arcano maggiore: L’Appeso. Che non è affatto la carta negativa e la sua figura
si ispira al dio norvegese Odino, che rimase appeso a testa in giù per nove
giorni, alla ricerca della conoscenza interiore. Osservando
la figura si nota che l’Appeso non tenta di liberarsi dalla scomoda posizione,
anzi la utilizza per avere una visione del mondo alternativa: la realtà ora è
capovolta, tutto appare al contrario, il sotto sta sopra ed il sopra sta sotto,
ciò che sembrava prioritario ora è secondario, ciò che sembrava importante non
lo è più, ciò che non si notava ora diviene rilevante.
Ecco che l’Appeso, apparentemente
fermo e bloccato, è sì incapace di muoversi fisicamente, ma è anche in viaggio
verso le proprie dimensioni interiori.
E, infatti, chiude l’occhio sinistro
lunare per rivolgere simbolicamente lo sguardo all’interno, ad esplorare gli
infiniti universi negletti dall’uomo comune, distratto dalla Materia.
Così si spiega alchemicamente il XII
Tarocco e la figura seminuda nella scomoda posizione capovolta, che celebra il
sacrificio rituale dell’impiccagione per la realizzazione della Grande Opera.
L’Appeso non si
riferisce a un uomo soggetto a punizione. La sua apparizione in una lettura
indica una ricerca spirituale che conduce ad una decisione, una transazione, un
cambio di direzione. Frequentemente, la carta predice la resa di fronte
all’esperienza, la fine di una lotta, l’accettazione. In questo modo l’Appeso osserva con distacco lo scenario che
ha di fronte. Con calma interiore, e la meditazione silenziosa che esercita, lo
portano ad una completa fiducia in quello che sta vivendo. Il silenzio e la
meditazione sono strumenti importanti per conoscere la verità: questo
l'insegnamento della carta dell'Appeso dei Tarocchi
Quando appare questa carta c’è l’indicazione che
questo è un momento adatto per espandere la propria comprensione e dare ascolto
al proprio io interiore. Occorre anche imparare a fidarsi del cosmo e
dell’intelligenza divina.
Poi nella carta
dell’Appeso va notato il simbolo fatto da un triangolo e da una croce. Chi ha
presente l’appeso ricorda che ha una posizione strana; è singolare che uno
venga appeso per una gamba sola e che l’altra gamba sia a croce. In realtà è
una croce sopra a un triangolo che simboleggia l’acqua. Praticamente sono i
quattro elementi che predominano e che possono essere padroneggiati solo se uno
si abbandona al flusso dell’acqua.
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Se estraete l’Appeso
per identificare una persona l’Appeso
segnala di appartenere alle persone d’arte. Coloro che vedono il mondo da una
prospettiva completamente diversa. Tali individui sono in grado di notare
dettagli minori e trasmetterli in modo non standard. L’arcano corrisponde a
Nettuno, il pianeta delle illusioni e degli alti ideali, delle fantasie. Frida
Kahlo è un’artista messicana che è stata costretta a letto per la maggior parte
della sua vita. In età adulta, ha anche perso una gamba a causa di una
malattia. Allo stesso tempo, l’artista dipingeva costantemente, non poteva vivere
senza la sua creatività. L’arte è diventata per lei una sorta di sfogo, un modo
per influenzare il mondo quando non c’è nemmeno modo di alzarsi.
Come si può notare l’Appeso nulla a che vedere con le enormi falsità
proferite da maghetti e cartomanti.
I
Tarocchi, essendo la voce del nostro Inconscio e Superconscio, non servono
tanto a predire il futuro, quanto ad aiutarci a capire noi stessi questo
è il loro reale e sacro significato.
Renaldo De Maria dei 7
I tarocchi sono uno specchio dell'anima e uno strumento terapeutico: aiutano a sviluppare la coscienza e a vivere e capirsi meglio, sono un aiuto per conoscersi psicologicamente e storicamente. Alejandro Jodorowsky
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