Un parere della neuroscienziata Candace Pert
«Un’interessante sintesi del rapporto tra corpo, mente e
spirito, con un approccio scientifico e spirituale al tempo stesso.»
La strada dell’evoluzione è irta di ostacoli da non sottovalutare,
difficili a volte da percepire. Prima dell’estinzione della specie, ci sarà l’estinzione
dell’intelligenza avanzata. I nostri cervelli stanno subendo cambiamenti che
non sono solo culturali, ma hanno a che vedere con ciò che si mangia o non si
mangia per esempio. Il problema non è dato dall’inquinamento e dai veleni nei
cibi, ma dal fatto che il nostro cibo ha perso tutta una serie di elementi…
mancano delle sostanze. Bisogna che il cibo non sia solo sano, dev’essere VIVO,
ed è esattamente quello che manca. Stanno togliendo vita alla vita. Non è un
caso che gli ambientalisti abbiano sempre lottato contro OGM e i cibi “morti”…
o fatti morire. Non ce ne rendiamo conto ma il cibo viene usato come arma di
distruzione di massa: basta vedere il dilagare dell’obesità non più solo negli
USA, ma in tutto il pianeta, soprattutto fra le fasce più povere e incolte
della popolazione.
Di questo passo se non cambiamo le cose “il nostro quoziente intellettivo
scenderà intorno ai sessanta, e la gente non se ne accorgerà nemmeno.
Ma c’è una via luminosa da percorrere che è quella della convergenza tra
scienza convenzionale e un nuovo paradigma di conoscenza e questa scienza si
chiama neurogenesi.
Il fatto di pensare in positivo, di sforzarsi di non mettere negatività
nelle nostre parole, non è più solo un modo di dire. Ogni volta che ripetiamo
qualcosa, rafforziamo un network di neuroni invia di sviluppo. C’è sempre un
network nascente e uno che si sta formando, così come una costante nascita e
morte di neuroni. A determinare quali
vivranno e quali no, è la frequenza con la quale vengono utilizzati. Quindi, se
continuiamo a dire o a pensare cose negative di noi stessi e degli altri,
rafforziamo quei circuiti… E’ come se +, credendo profondamente in qualcosa, in
qualche modo si riesca a renderlo anche reale…
“Non siamo solo
piccoli pezzi di carne. Stiamo vibrando come un diapason: mandiamo una
vibrazione ad altre persone. Trasmettiamo e riceviamo. Così le emozioni
orchestrano le interazioni tra tutti i nostri organi e sistemi per
controllarle”.
Una delle cose che ho notato quando ho cominciato a praticare la
meditazione è che avevo sempre più esperienze di sincronicità. Ed il “sincrodestivo”
è a al punto di guidare tutto ciò che faccio.
Le emozioni sono state largamente ignorate
all’interno dei confini tradizionali della scienza e della medicina, ma sono in
realtà la chiave per comprendere il funzionamento e il legame tra la triade
mente-cervello-corpo e la buona salute.
«È in atto una rivoluzione che
influirà in misura significativa sul modo in cui la comunità medica occidentale
concepisce la salute e la malattia. Il contributo di Candace Pert a questa
rivoluzione è innegabile, e l’integrità professionale che ha dimostrato nel
perseguire la verità scientifica dovunque potesse portarla, a prescindere dal
prezzo personale e professionale che ha dovuto pagare per questo, sottolinea il
potenziale femminile e intuitivo della scienza intesa nel senso
migliore del termine.» Deepak Chopra
Candace Beebe Pert è stata
una brillante neuroscienziata e neurofisiologa che ha contribuito alla
riunificazione della dicotomia umana in medicina è dovuto al lavoro e alla
visione pionieristica di Candace Pert. Fino ad una ventina di anni fa, termini
come “mente”, “emozione” o “coscienza” non erano nemmeno menzionati nei testi
di medicina, in quanto il modello umano ufficiale considerava il corpo come
unica realtà e la mente un concetto estraneo alla scienza e non indispensabile.
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