" La Finestra Sul Lago Di Como "

Una lettera a un nipote, il non possedere nulla da lasciare in eredità, se non dei fogli sgualciti trovati durante la demolizione di una casa e l'averli conservati gelosamente per lungo e lungo tempo, poiché racchiudono un importante segreto.

" Leggili con attenzione ma fai attenzione a non scambiarli per una tavoletta perché forse nascondono più verità di quello che possiamo immaginare. "

Tutto ebbe inizio quando m'imbattei in un vecchio manoscritto, nascosto da non so chi dietro i libri della biblioteca paterna, iniziai a sfogliarlo e, a pagina 7, mi imbatte in alcuni versi curiosi:


C'è una finestra sul lago di Como

all'interno di un vecchio paese

arroccato sulle sponde del lago.


C'è una finestra che sa di magia

vetri rottisegni del tempo

ma ancora intravedi i simboli regi.


C'è una finestra che s'affaccia sul nulla

se da fuori vedi nei vetri

vedi una stanza che sa d'altri mondi.


C'è una finestra che s'affaccia sul sogno

se dall'interno guardi all'esterno

vedi il volto del bimbo che dorme.


C'è una finestra che sa di follia

non guardare attraverso quei vetri

potresti scoprire che il bimbo sei tu.


Una natura indagatrice di cose misteriose e occulte spinsero Renaldo De Maria a spingersi in un viaggio alla ricerca di quella finestra e di quella casa.

Raccolse tutti i suoi risparmi e ogni mattina partiva con la corriera o il battello , per visitare  uno ad uno, i vari paesi che si affacciavano sul lago di Como, sperando di individuare quella casa con i vetri rotti e i simboli regi.

Finché non giunse in Torno, questa era l'eredità di suo nonno. Cerco' notizie di quella casa demolita, un anziano del paese gli disse era una casa maledetta, gemiti, lamenti e pianti si udivano, anche in piena notte.

Si levo' un sospiro dell'intero paese quando la casa fu abbattuta ma stranamente su quel terreno nulla fu mai costruito e nulla riuscì a fiorire.

Cerco' in comune i dati di quella casa e del suo proprietario, gli dissero chi la costruì fu un nobile spagnolo, riportavano le cronache, si trasferi' in un altro paese del lago di Como per sfuggire alla persecuzione degli abitanti di Torno impauriti da ciò che la casa emanava.

Si mise cercando dove quel nobile spagnolo si trasferì perché voleva trovare  l'altra casa, il secondo polo che potesse aprire la porta all'altra dimensione.

Lui sapeva esisteva, sapeva l'avrebbe trovata, così come oggi lo so io.

Lara Charles Vairetto 777

Scritto di Renaldo De Maria 7, mio padre.


Commenti

Post più popolari