Noctiluca il lago di Madre Stellar
"I chiari" è l'antico nome con il quale venivano chiamati i tre laghi di questo territorio tosco-umbro, ossia il lago Trasimeno, il lago di Chiusi ed il lago di Montepulciano, che s'inabissano nel mistero profondo della civiltà etrusca.
Come dimostrato da vari studiosi
l'intera zona della Valdichiana e del Trasimeno nel Pliocene era un unico lago,
solo nel Quaternario Inferiori il lago si ritirò nella sola zona della
Valdichiana. All'inizio del Quaternario Madio una serie di movimenti tettonici
determinò uno sprofondamento del suolo nella zona del Trasimeno, che con l'accumulo
delle acque diede vita al Lago Trasimeno.
Gli altri due laghi erano ancora uniti
al corso del fiume Chiana formando la Valdichiana .
Per avere una completa e bella visione
del Lago di Chiusi bisogna contemplarlo dall’alto delle colline che lo circondano
sia dalla parte della città, sia dalla parte opposta in territorio umbro.
Siamo a 250 metri sul livello del mare,
circondati dai tipici rilevi collinari della Toscana meridionale: nel centro,
dove l’acqua si fa più limpida e la profondità tocca i cinque metri, c’è pure
chi d’estate si tuffa dalle piccole imbarcazioni.
Quando si arriva sulle sue sponde c’è
solo una piccola spiaggia che ne permette la visione fino alla riva opposta.
Una volta i Chiusini chiamavano questo specchio d’acqua “Chiaro di Luna” dove
l’antica leggenda narra che venisse a contemplarsi nelle notti serene, la bella
Dea del Cielo che gli etruschi chiamavano Tiu o Noctiluca.
Ma ancora una volta la leggenda non è
leggenda...
Noi abbiamo abitato nella provincia di
Siena e per alcuni mesi proprio a Chiusi prima di trasferirci nel comune di
Buonconvento, e questa terra etrusca ci ha lasciato ricordi ed esperienze
incredibili come questa legata al lago di Chiusi.
Eravamo un gruppetto di amici in una
nottata ottobrina sempre a caccia di ufo, ma quella notte accadde altro... ad
un certo punto sentii la presenza di una divinità, proprio così, e iniziai a
chiamarla dicendo semplicemente: ”Signora del lago mostrati” gli altri mi
guardavano attenti e poi rimanemmo stupiti nel vedere venire verso di noi su
una barca (trasparente) un donna bruna di una bellezza indescrivibile, nei
lunghi capelli bruni vi erano delle stelle d'oro e i suoi occhi ci guardavano
accennando ad un sorriso, ad ognuno di noi ha trasmesso parole personali in
contemporanea, ricordo benissimo che nel salutarci per poi svanire disse: “Sono
la Madre del cielo stellato”.
Potete ben immaginare quale ricordo
abbia lasciato tutto ciò nei nostri cuori, anche di questa leggenda ne venimmo
a conoscenza molti anni dopo. E dal mio cuore sgorga la seguente poesia:
Madre Stellar
Nel mistero del tuo grembo
la forza della vita...
Nel mistero della tua mente
il sogno che crea i nostri destini...
Nel mistero dei nostri destini
la ragione della tua esistenza.
Ma voglio anche parlarvi del breve
soggiorno a Chiusi, noi abbiamo abitato in un appartamento, allora, appena
ristrutturato nelle immediate vicinanze del museo archeologico che allora era
in pieno restauro. Negli scantinati della casa avevano depositato molti reperti
etruschi appartenenti al museo. Noi più di una volta siamo stati svegliati da
dei rumori e mettendoci in osservazione sia io che mio marito ed Anna un amica
che era con noi vedemmo un uomo (chiaramente etrusco) che tranquillamente
saliva e scendeva le scale, incuriositi cercammo di capire chi potesse essere e
riuscimmo a scoprire che quell'immagine del passato (e qui c'è veramente da
dire che passato – presente e futuro sono una sola linea che è vero che tutto
si svolge contemporaneamente) era un guerriero etrusco (la mia amica Anna ci
disse che lui le aveva comunicato questa cosa) qui di lato riporto l'immagine
di un reperto etrusco e per dindirindina il volto di quell'uomo era identico a
questo volto ma la cosa che mi impressiono maggiormente è l'orecchino. Vi posso
dire una cosa non abbiamo mai provato nessuna paura, sbigottimento sì ma paura
mai, in terra toscana per tutto il periodo che vi abbiamo vissuto di
avvenimenti “non normali” se così si possono chiamare ce ne sono accaduti
molti. Siamo sempre stati coscienti che per noi la Toscana era un passaggio
obbligato per chiudere con un lontanissimo passato.
Commenta: "Guardate e vivete ogni luogo con l'anima perché tutto è
espressione del Principio Creatore, che non è maschio e che non è solo femmina,
ma unità creativa. Dovremmo abituarci a non cercare solo il Padre ma anche la
Madre ed unirli in un solo essere, altrimenti, saremo sempre orfani della
verità."
Eliana de Rienzo Guerzi dei 7
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