L'abominevole uomo bianco.... di Capo Seattle - Duwamish
L’uomo bianco è come un serpente che si
mangia la coda per vivere. E la coda diventa sempre più corta. Le nostre usanze
sono diverse dalle vostre. Noi non viviamo bene nelle vostre città, che
sembrano un’infinità di nere verruche sulla faccia della terra. La vista delle
città dell’uomo bianco fa male agli occhi dell’uomo rosso come la luce del sole
che colpisce gli occhi di chi emerge da una grotta buia. Nelle città dell’uomo
bianco ci si sforza sempre di superare in velocità una valanga. Il rumore
sembra perforare le orecchie. Ma che senso ha di vivere se non si riesce a
sentire il verso solitario del tordo o il gracidare delle rane di notte intorno
ad uno stagno? Ma io sono un uomo rosso e non capisco. Io preferisco il vento
che dardeggia sulla superficie di uno stagno e il profumo del vento stesso,
purificato da uno scroscio di pioggia a mezzogiorno. L’aria è preziosa per
l’uomo rosso, perché tutte le cose condividono lo stesso respiro; gli animali,
gli alberi, e l’uomo, partecipano tutto dello stesso respiro. L’uomo bianco non
si preoccupa dell’aria fetida che respira. Come un uomo che ormai soffre da
molti giorni, è insensibile al tanfo. Tutte le cose sono collegate. Tutto ciò
che accade alla terra accade ai figli e alle figlie della terra. L’uomo non ha
intrecciato il tessuto della vita; ne è solamente un filo. Tutto ciò che egli
fa al tessuto, lo fa a se stesso. Il Dio dell'uomo bianco gli diede il potere
sugli animali, sui boschi e sull'uomo rosso, per qualche scopo preciso, ma
questo destino è un mistero per l’uomo rosso. Noi forse potremmo arrivare a
capire se sapessimo che cosa sogna l’uomo bianco, quali sono le speranze di cui
parla ai propri figli nelle lunghe notti d’inverno, quali sono le visioni che
marcano a fuoco i suoi occhi e che questi desidereranno all'indomani. I sogni
dell’uomo bianco sono ignoti, noi ce ne andremo sulla nostra strada.
Capo Seattle - Duwamish\ e parte dei
Susquamish
Commento: L’uomo bianco sopraffattore è
entrato con prepotenza e violenza in territori che non gli appartenevano e ha
distrutto i popoli che abitavano quelle terre e che vivevano in un rispetto per
Madre Terra e le sue creature. Ha costruito un mondo basato sulla morte della
natura e della bellezza ha edificato un impero che si è mosso per avere solo
potere nel resto del mondo professandosi amico e democratico, indossando la
maschera del “buono” ed invece è il servo del male e sta distruggendo o
cercando di distruggere il pianeta e i suoi popoli questo è il potere malefico
americano ed è giunto il tempo di smascherarlo con tutti i suoi servi e far
crollare questo abominio.
Postato da Matteo Giovanni Tan 777
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