Il grande Milarepa
«Milarepa fu mago, poeta ed eremita. Lo fu successivamente e in modo così completo che i Tibetani fanno fatica a non separare questi tre personaggi e, a seconda del loro punto di vista di maghi, di laici o di religiosi, Milarepa è il loro più grande mago, poeta o santo. Questo essere singolare visse nell’undicesimo secolo della nostra èra e la sua memoria è ancora viva nel Tibet come fosse di una personalità da poco scomparsa». Con queste parole l’eminente tibetologo Jacques Bacot, curatore della Vita di Milarepa, introduce la figura del santo.
"Ascolta, ascolta, Anche se il tuono rimbomba spaventosamente Non E Che ONU Suono vuoto. Anche se l'arcobaleno E Ricco di colori presto se ne andra. I piaceri of this world Sono Venuto Visioni di Sogno Anche se Uno li ama Sono Fonti di peccato.
Anche se Tutto Quello che ci sembra eterno Vediamo presto Cadra in pezzi e sparirà. Ieri, Uno Forse ha avuto Quello che Voleva o Forse Di Più. Oggi se ne Tutto è andato È non è RIMASTO Più nulla. L'anno scorso era Quello vivo, quest'anno è morto. Il buon cibo Diventa Veleno. E Gli Amici amati diventano Nemici. Parole dure e lamentele richiedono buona Volontà e gratitudine. I Tuoi peccati non offendono Altri che te Stesso. Tra cento teste tu valuti Di Più La tua. In Tutte Le Dieci dita, se Una E tagliata, tu senti dolore. Fra Tutte Le cose che stimi, Te Stesso E Quello che stimi di Più.
E 'Giunto Il Momento per te di aiutare te Stesso.
Bellissima poesia di Milarepa, Il Più Famoso poeta tibetano, raffigurato Sempre con la mano destra che copre l'orecchio destro, per indicare che bisogna ascoltarsi. Nella Sinistra tiene il piatto con le ortiche, l'unico cibo che si e concesso in tutta la sua vita.
Matteo.G.Tan777
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