La Dipendenza, nemica del risveglio

La dipendenza è un mezzo per " non sentire ", per non percepire oltre e non entrare realmente in se' stessi.

Si parla di evasione ma in realtà è un fuggire, evitando di misurarsi con ciò che si ha di fronte. Che si tratti di una dipendenza da cibo, da fumo, o qualsiasi altro tipo di sostanza, ciò che cerchi di fare è spostare la tua totale attenzione altrove, rimanere meno presente possibile, un esiliarsi completamente da chi si è.

Dipendere è di per sé un atto di debolezza e non di forza, non è un aiuto, è un rinvio, è un posticipare continuo ciò che andrebbe affrontato, visto e sentito, è rimanere indifferente a sé stessi e chiedere alla propria parte spirituale di soccombere e tacere, è prenderla e darle una spinta dicendole di farsi da parte per lasciare spazio a un'indifferenza e assenza senza fine. 

Se non sei presente a te stesso divieni schiavo della materia, di tutto ciò che è pura illusione. In un mondo in cui la realtà è oltre un vedere, perché la realtà, quella reale, vede come unico mezzo per poter essere vissuta alleate lontane da una semplice apparenza, vale a dire: la percezione, l'intuito, la sensazione e tutto ciò che ti permette di vivere e essere in una verità e non in un teatrino creato appositamente per te per deviare il tuo vero essere.

L.C.V777 

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